
Come trovare posti dove mangiare quando si è in viaggio
Come trovare posti dove mangiare quando si è in viaggio? Ci si può organizzare al momento per mangiare bene senza prendere delle fregature?
Mangiare bene in viaggio non è solo un’esigenza ma per molti è anche un piacere: il turismo enogastronomico cresce a ritmi vertiginosi e sono sempre più le persone che scelgono di partire e sperimentare la cucina del luogo che visitano o che scelgono di partire per assaporare la cucina locale.
Per noi, che per lavoro viaggiamo per raccontare culture attraverso il cibo, la cucina in viaggio è fondamentale!
Non è sempre possibile organizzare visite a ristoranti in anticipo e, specie se si è viaggiatori on the road, abituati cioè a spostarsi in macchina, può capitare di dover decidere all’ultimo minuto in base al posto in cui ci si trova.
Una delle domande che mi viene posta più di frequente quando sono in viaggio è: “come trovi i posti dove mangiare, se non sai già dove vuoi andare?”.
Premessa indispensabile: quando possibile, senza se e senza ma, è necessario essere dotati di connessione Internet perché altrimenti le ricerche diventano decisamente difficili, se non impossibili (una buona guida turistica aiuta ma se si è in cerca di un posto dove mangiare all’ultimo minuto o senza pianificazione la guida potrebbe non avere alcuna utilità!). In Europa, si può usare il roaming del proprio gestore telefonico ma se per esempio vai negli Stati Uniti o in Asia o posti fuori dall’Europa assicurati di avere Internet in qualche modo (se necessario anche comprando una SIM locale!). [A proposito: cerchi un cellulare nuovo? Clicca QUI!]
Detto ciò, ecco per te questa guida su
come trovare posti dove mangiare quando si è in viaggio ed evitare fregature.
1. Google Maps – Explore
La mia fonte principale per la ricerca è Google, nello specifico Maps. Una volta sul posto, basta aprire l’applicazione Mappe ricordando di avviare la condivisione della propria localizzazione. Nella barra di ricerca, scrivere ristoranti oppure usare la funzione Esplora (Explore se usi la versione in inglese): raccomando questa seconda opzione non solo perché la ricerca in Explore è davvero completa e comprende diverse categorie, ma anche perché Google “si ricorda” dei posti che hai visitato (sempre se tieni la localizzazione attiva!) e ti suggerisce luoghi che potrebbero piacerti in base alle tue preferenze o ai tuoi comportamenti passati. Tutti i posti suggeriti appariranno sulla mappa.
Sulla mappa appariranno i posti consigliati e a quel punto la scelta può ricadere su quello che si preferisce in base alle recensioni degli utenti: nel mio caso, non scendo mai sotto il 4 quando si tratta della valutazione e se possibile non sotto il 4.3/4.5.
Ma come capire se un posto fa per noi in base ai voti?
Oltre al voto, devi leggere attentamente almeno una decina di recensioni (o anche di più!) per trovare più dettagli sul tipo di cibo, sui prezzi e in generale sul servizio.
La stessa cosa puoi farla anche se non sei ancora sul posto che raggiungerai: apri le Mappe, digita il nome del posto dove ti troverai a pranzo o a cena e segui gli stessi passaggi. O ancora meglio, usa la funzione Esplora!
2. Presenza di gente del posto
Se un locale è pieno di gente del posto, entra senza indugio e immergiti nella cultura locale. A meno che non si tratta di un luogo che non ti ispira proprio e dove pensi si mangi palesemente male (io per esempio non entro nei posti all-you-eat, anche se pieni di locals!) non esitare ed entra: la gente del posto non mangia nei posti turistici e anzi sceglie sempre (lo facciamo tutti!) quelli dove i turisti non ci sono o sono limitati. E si tratta quasi sempre di posti dove si mangia davvero tipico e davvero bene. Immagina se sei all’estero e hai voglia di pizza: non ne cerchi una dove all’interno vedi tutti italiani? Ecco, la stessa cosa devi applicarla per tutti gli altri tipi di ristorante, facendo attenzione alla clientela.
Per la mia esperienza in Giappone, per esempio, è stato fondamentale vedere dove si mettevano in fila le persone del posto per capire dove mangiare, quando non avevo nulla di programmato.
3. Instagram (con moderazione)
Instagram può essere un’ottima fonte di informazioni quando si viaggia e si cerca cibo in viaggio. Ma con moderazione. Instagram è infatti una fabbrica di immagini fasulle e vite irreali al punto tale che spesso locali dove si mangia male ottengono tanta fama perché rispondono agli standard di bellezza di Instagram. Quindi si ad Instagram, ma facendo attenzione e soprattutto valutando.
4. Ask a local
Consiglio banale ma se qualcuno, mentre passeggi per la tua città, ti chiede un consiglio su dove mangiare bene, non ti viene voglia di mandarlo nel posto migliore che conosci? Ecco, diventa tu la persona che chiede alla gente del posto e vedrai che sorprese. Decenni fa durante un viaggio a Valencia, noi fummo indirizzati in un ristorante dove mangiare la paella che ancora oggi è il nostro preferito e che oggi è diventato famoso ma all’epoca era frequentato solo ed esclusivamente dalla gente del posto, anzi del quartiere.
5. Lasciati guidare dall’istinto
Consiglio banale, vero? Ma funziona, perché il nostro istinto ci permette di andare quasi sempre nella giusta direzione e quando si tratta di piaceri della vita, come il mangiare e il bere, difficilmente sbaglia. Nel mio caso, per esempio, l’istinto mi dice sempre di fermarmi se vedo un carretto per strada dove poter comprare cose da mangiare: se sono di fronte ad un ristorante e posso scegliere tra questo e lo street food, che sicuramente è un tipo diverso di cibo, scelgo il secondo. La destinazione ti aiuta in questo e anche la presenza di altri turisti ti porta a scegliere per il meglio: allontanandoti quanto possibile da altri viaggiatori, in special modo nelle località più famose e affollate.
Leggi tutte le nostre guide enogastronomiche
Posto che tutti i consigli che ti ho dato ovviamente non sono infallibili e puoi comunque incappare in un posto dove si mangia male, dove si spende troppo o che semplicemente non incontra il tuo gusto
Come evitare consigli farlocchi su dove mangiare quando si viaggia?
Per me è buona norma (anche se non si applica sempre, per esempio se stai facendo un on the road negli Stati Uniti è tutto l’opposto!) non seguire mai i consigli dei receptionists degli hotel o dei posti dove si soggiorna (compresi appartamenti): solitamente per mandare dei clienti, queste persone ricevono una commissione, un po’ capita a certe guide turistiche che portano i turisti solo in certi negozi per via di accordi. Chiedere non costa niente, ma diffidare neanche e verificare se il consiglio è genuino oppure no è necessario, semplicemente consultando Google.