Polonia, 10 cose da sapere prima di partire

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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Veruska Anconitano
Veruska è una Consulente nella SEO Multilingue e nella Localizzazione. Iscritta all'ODG, è una sommelier certificata ed una giornalista di viaggi enogastronomici, premiata tra le altre cose come World Best Food Travel Journalist. È anche una grande appassionata di attività all'aperto. Veruska è co-proprietaria di diversi siti che offrono servizi a un pubblico globale.
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6 giorni pieni, 3 hotel, 2 città, 18 pasti completi, un numero imprecisato di snack, spuntini e break, un centinaio di facce, migliaia/milioni di parole: riassumo così la mia Polonia, quella che ho cercato di raccontarvi grazie all’esperienza #blogginpolonia e grazie alla quale spero di essere stata in grado di trasferirvi anche se solo in parte l’entusiasmo per una terra ancora tutta da esplorare. E riassumo in 10 punti quello che dovete sapere sulla mia Polonia.

Le 10 cose da sapere

Le zone che ho visitato io, Poznan e Varsavia, si lasciano scoprire piano piano e per scoprirle è necessario mettere il naso fuori dalla porta, non guardare mai solo di fronte, curiosare tra le macerie, curiosare tra la gente. E domandare, senza alcun ritegno.

Varsavia notte

Varsavia NON è la Città Vecchia. Varsavia è tanto altro, è cultura e design, è cibo all’avanguardia, è passione, voglia di fare e di crescere. E l’unico modo per scoprire la vera Varsavia è avere qualcuno del posto in grado di farvi venire la curiosità di andare oltre. Se non lo fate rischiate di tornare a casa e aver visto solo quella parte che va vista e che, invece, ha davvero poco di autentico.

città vecchia varsavia

Assaggiare è necessario, senza pregiudizi: la cucina polacca è una cucina per molte cose particolare. Ci sono i pierogi, è vero, ma non solo per fortuna. Fatevi consigliare dalla gente del posto, assaggiate senza problemi (avreste mai detto che io avrei mangiato una zuppa fatta con il sangue dell’anatra?) e siate pronti a mettervi in gioco.

Se vedete mucchi di persone in luoghi di cultura avvicinatevi, sbirciate e chiedete: a Varsavia c’è un enorme fermento culturale e non è raro che vengano organizzati eventi estemporanei che vale la pena di vedere. Non fatevi spaventare, ovviamente con cautela, e avrete delle grosse sorprese!

pierogi

Alzate gli occhi al cielo: che sia per vedere i vecchi neon della città di Varsavia o per vedere le capre che si scornano a Poznan non camminate con lo sguardo fisso davanti a voi ma alzate la testa e guardate in alto perché c’è un mondo sopra la vostra testa.

neon

Uomini, non siate provoloni! Tutte le donne con cui ho parlato concordano nel dire che gli italiani si riconosco dall’attitudine a provolare: dai su, fate i bravi e dimenticate l’approccio da piacioni. Nessuna donna polacca aspetta voi e credetemi le donne polacche sono davvero molto belle! Quindi inventatevi modi nuovi per approcciare. E ricordate che sia gli uomini che le donne non portano, come noi, la fede a sinistra ma a destra!

Portate scarpe comode: vi sembra scontato girare con delle scarpe comode? Anche a me ma c’è chi si prende seriamente quando viaggia. Ecco, la Polonia che ho visitato io va scoperta camminando, tanto, intrufolandosi nei palazzi, finendo in mezzo alla terra nei mercatini… e non credo che un paio di tacchi aiutino!

polonia varsavia

Quando non camminate prendete i mezzi pubblici. Lo so pure io che il taxi è comodo e costa poco ma i mezzi pubblici sono l’anima di una città e per esempio a Varsavia vi portano da una parte all’altra in superficie, quindi dandovi anche modo di vedere tutto.

Fate shopping consapevole: lo so pure io che vedere una catena di abbigliamento che propone gli stessi capi che trovate in Italia a prezzi dimezzati fa gola ma risparmiate voi stessi da questo tipo di shopping e acquistate prodotti locali. Che sia un formaggio, che sia del miele, che siano bracciali fatti a mano o stampe, non lasciate che la vena capitalistica e globalizzata si impossessi di voi e tornate a casa solo e soltanto con ricordi della Polonia, non del brand svedese che vende in Polonia a prezzi stracciati!

varsavia

Sorridete e la gente vi sorriderà: scoprite la Polonia e scoprirete che i polacchi sono molto simili a noi italiani, sorridono, sono entusiasti, se possono vi aiutano. Ovviamente non dico che sono tutti al 100% in questo modo ma molti di loro lo sono. Approfittatene e avrete l’opportunità di conoscere una popolazione da cui ci si aspetta poco (sono pur sempre nordici eh?) e che invece stupisce.

Conclusione

Date una chance alla Polonia come ho fatto io, fatelo ora che il Paese è nel pieno del suo fermento, visitate Poznan per vedere com’è e com’era la vera Polonia, spostatevi a Varsavia per conoscerne Storia, passato, presente e futuro. Se fate come me ovvero partite senza aspettative il risultato sarà un viaggio unico, affascinante, diverso, alla scoperta di un luogo che è davvero poco distante da noi e che conosciamo ancora troppo poco.

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