Ribollita toscana: la ricetta classica

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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La ribollita è una delle ricette che vengono tradizionalmente associate alla Toscana: rustica, genuina, preparata solo con prodotti facilmente reperibili ed estremamente stagionali, la ribollita toscana è un piacere da regalare e regalarsi quando fuori è freddo.

La vera ribollita toscana nasce come piatto povero che veniva preparato il venerdì, quando si doveva mangiare magro, e veniva poi riscaldato fin quando era possibile farlo; ragion per cui la primissima minestra, quella appena preparata, non dovrebbe essere chiamata ribollita la quale diventa tale solo il giorno successivo alla sua preparazione, quando viene riscaldata con un filo d’olio, ribollita appunto.

Ribollita è dunque la minestra riscaldata il giorno dopo laddove riscaldata non vuol dire banalmente messa sul fornello ma privata del liquido in eccesso in maniera tale che il risultato finale sia un piatto abbastanza cremoso.

Cavolo nero, fagioli e pane raffermo: sono questi gli ingredienti fondamentali per preparare una ribollita come si deve. Accanto agli ingredienti, va calcolato il tempo a disposizione: la ribollita è una ricetta da preparare con calma e tranquillità, prendendosi il tempo necessario affinché tutti gli ingredienti possano sposarsi alla perfezione.

Come tutte le ricette tradizionali e regionali, anche la ribollita toscana viene preparata in maniera diversa nelle varie famiglie e nelle varie zone della regione tanto che molti ritengono addirittura che sia tipica solo del fiorentino.

La ricetta della ribollita che ti propongo io è quella più vicina all’originale e vera ribollita toscana, sempre a patto che ne esista davvero una originale e vera.

Ingredienti per 6 persone

  • 300 grammi di cavolo nero
  • 250 grammi di verza
  • 2 patate
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 200 grammi di passata di pomodoro
  • 1 costa di sedano
  • Olio extravergine d’oliva
  • Pane toscano raffermo

Per i fagioli

  • 400 grammi di fagioli cannellini secchi
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio di aglio
  • Pepe nero
  • 1 litro di acqua
  • Sale

Procedimento

  1. Mettere a bagno i fagioli per una notte in modo che si ammorbidiscano; trascorse la notte o le 24 ore, preparare un soffritto con lo spicchio d’aglio e l’olio e, una volta pronto, aggiungere i fagioli, salare, pepare e coprire con l’acqua. Lasciar cuocere i fagioli.
  2. In una pentola grande, soffriggere la cipolla e il prezzemolo sminuzzato nell’olio quindi aggiungere il cavolo nero e la verza lasciando cuocere per 5 minuti.
  3. Aggiungere in pentola la passata quindi anche la carota tagliata a dadini, il sedano a tocchetti, le patate a dadi.
  4. Una volta cotti i fagioli, aggiungerli nella pentola con tutte le altre verdure.
  5. Tagliare il pane raffermo e farlo arrostire in forno quindi prendere una zuppiera e alternare strati di pane e strati di verdure cotte con il loro brodo di cottura.
  6. Lasciar riposare la ribollita per almeno 30 minuti così che il pane assorba il brodo quindi servirla con aggiunta di un filo di olio buono.

Tempo di preparazione: 3 ore

Ribollita toscana

Consigli per preparare e conservare la ribollita

  • La ribollita può essere conservata in frigorifero, chiusa in un contenitore ermetico, per massimo 2 giorni;
  • In linea teorica, e se seguiamo la ricetta classica e tradizionale, la ribollita prevede che si utilizzi cavolo nero esposto alle gelate invernali prima di essere raccolto, cosa che rende le foglie più tenere;
  • Il pane perfetto da usare per la ribollita è il toscano sciocco, ovvero senza sale. Nulla toglie che si può usare qualsiasi tipo di pane affettato;
  • E’ possibile passare o frullare metà dei fagioli e usare l’altra metà dei fagioli interi; i fagioli passati o frullati conferiscono cremosità al piatto anche se questo passaggio non è previsto dalla ricetta tradizionale.
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