Panko, cos’è e come si prepara il pangrattato giapponese

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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Se non siete amanti della cucina giapponese, ecco, forse non avrete mai sentito parlare del panko e probabilmente non ve ne fregherà niente 🙂 Io adoro il giapponese e quando sono stata in Giappone mi sono fatta una cultura culinaria degna dei migliori ricercatori e ho iniziato a venerare letteralmente il panko. Che non è altro che pangrattato. Leggero. Bianco. Favoloso 😀

La particolarità del panko è che è molto più leggero rispetto al nostro pangrattato dal momento che per prepararlo si utilizza del pane bianco molto morbido e non il pane che usiamo noi.

A prima vista il panko è molto più bricioloso del nostro pangrattato ed è bianchissimo e si utilizza per tutti i piatti fritti in Giappone, conferendo loro una consistenza e un sapore davvero particolari; se lo prendete in mano vi rendete conto che la consistenza è simile a dei fiocchi per la colazione frantumati e questo conferisce alle fritture giappo-style la loro caratteristica doratura e croccantezza.

Una croccantezza che è dovuta al fatto che il panko in sostanza non si frigge come accade al pangrattato classico ma si “gonfia” e ingloba aria la quale fa scivolare via i grassi in frittura ed evitare che la verdura, la carne e il pesce si impregnino di olio.

Per prepararlo a casa non ci vuole chissà che ingegno ma è necessario avere a disposizione del buon pane in cassetta bianco, tipo americano/inglese per capirci, che va leggermente tostato in forno o nel tostapane e, una volta freddo e dunque privo della tradizionale umidità che si sprigiona con il calore, tritato in un mixer o in un frullatore.

Il problema enorme legato alla preparazione casalinga è dato dal fatto che spesso il pancarrè/pane bianco utilizzato non è all’altezza o si brucia troppo o è troppo umido e quindi il risultato finale non è quello sperato per cui se potete è meglio acquistarlo già pronto oppure sperimentare più volte fino a trovare la ricetta perfetta. Io per esempio lo preparo usando pane bianco marchiato Brennan’s.

In Italia non si trova facilmente ma se fate una capatina nei negozi che vendono cibo orientale potreste essere talmente fortunati da trovarne qualche busta oppure, se siete a Roma, Castroni deve diventare il vostro punto di riferimento; in commercio esiste anche una variante aromatizzata con miele e zucchero che rende ancora più “crispy” il prodotto finale ma onestamente non l’ho mai provata e non credo di avere intenzione di provarla 🙂

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