
Le pizzerie di Napoli da provare almeno una volta
Vedi Napoli e poi muori, dicono. Io dico mangia Napoli e poi muori. Felice. Perché Napoli è una delle Capitali culinarie della nostra Italia sia per quel che riguarda i dolci che per quel che riguarda i salati. E’ una cucina tradizionale e genuina e come tale a tratti anche pesante. E’ una cucina tutta da godere e che trova nella pizza il suo compimento essenziale. Perché se vai a Napoli e non ti fermi a mangiare una pizza… godi solo a metà. Nonostante ad ogni angolo di Napoli si trovino pizzerie con la P maiuscola, io ve ne consiglio alcune che per me vale la pena di scoprire.
Ma prima vi voglio dare qualche consiglio per sopravvivere alle code e ai piatti che vanno via velocemente. Provare per credere.
1. Fare la coda, senza innervosirsi e scalpitare
La coda è inevitabile in alcuni di questi posti e si sopporta meglio con un cuoppo di frittini in mano. Noi italiani non siamo bravi a metterci in fila compostamente ma datemi retta: in questo caso la fila si fa, non ci si scompone e non si passa davanti.
2. Velocità
Senza rendervene conto vi sarete seduti e avrete iniziato a mangiare nel giro di 5 minuti. E’ tutto normale: il turnover è altissimo, il ricambio continuo e l’abilità dello staff delle varie pizzerie nel mettervi pressione senza che voi ve ne accorgiate fa parte dell’esperienza.
3. No frills
Non siamo in ristoranti Michelin e quindi si mangia in luoghi genuini e, per alcuni spartani. L’essere spartani fa parte dell’esperienza, meglio dire subito di no piuttosto che criticare dopo.
4. Di calcio non si parla…
Se tifate Juventus non ditelo a nessuno. Datemi retta!
Ed ecco per voi le pizzerie che se passate a Napoli non potete non provare. Sono probabilmente nomi noti e conosciuti ma che se sono conosciuti c’è un motivo.
Di Matteo
Pizza e tanti sfizietti fritti per accompagnare l’attesa e una pizza che da quasi 100 anni è preparata sempre allo stesso modo, con ingredienti genuini e soprattutto locali (su tutti il fiordilatte di Agerola). La frittatina di maccheroni è da incorniciare e portare a casa mentre la pizza margherita a libretto è un’esperienza che vale l’attesa! Aperta tutti i giorni.
Di Matteo, via dei Tribunali, 94
Oliva Da Concettina ai Tre Santi
Nel cuore del Rione Sanità di Napoli, Concettina è un’istituzione per i suoi prezzi stracciati e una pizza margherita gigante e davvero rappresentativa del meglio della gastronomia napoletana. Da provare la pizza con il cornicione ripieno di salame napoletano mentre se proprio si vuole osare esiste un menù apposito che consente di assaggiare fritti e tre pizze a prezzi bassissimi. Aperta tutti i giorni.
Oliva Da Concettina ai Tre Santi, via Arena alla Sanità, 7 bis
Sorbillo
Dici Sorbillo e la testa vola direttamente a lui, il pizzaiolo tra i più mediatici d’Italia che trasforma ogni notizia di attualità in una pizza. A Napoli Gino Sorbillo possiede più di una pizzeria ma la vera esperienza, fatta di attese e pizze mangiate di corsa, è quella in zona Tribunali dove i prezzi sono come quelli di 20 anni fa e la pizza marinara è davvero super. Chiusa la domenica.
Sorbillo, via dei Tribunali, 32
Starita
Starita a Materdei, così si usa chiamare questa pizzeria, è uno dei capisaldi dell’arte napoletana nel fare la pizza. Utilizzata come location per alcuni dei film storici girati a Napoli, si distingue per la sua pizza fritta montanara, davvero un’istituzione cittadina che ha esportato anche a New York. Imperdibili gli angioletti, ciuffetti di pasta della pizza fritti e serviti con pomodoro, rucola e basilico. Aperta tutti i giorni.
Starita, via Materdei, 27
Pellone
Il calzone fritto con la scarola o con la ricotta e il salame sono tra i piatti principali del menù di Pellone, altra storica e apprezzatissima pizzeria di Napoli. Qualcuno sostiene che i prezzi siano aumentati a dismisura, io sostengo che la pizza vale il prezzo che costa e che il prezzo lo sceglie chi cucina, non chi mangia. Chiusa la domenica.
Pellone, Via Nazionale 93
Da Michele
Qualcuno dice che se non sei andato a mangiare una pizza Da Michele a Napoli hai perso il lume della ragione e a buona ragione posso dire che è così. Le pizze sono economiche, il condimento risalta e si fa sentire, la pizza è grande e il cornicione è XX. La fila fuori a volte non giustifica la qualità dei locali… in questo caso sì! Chiusa la domenica.
Antica Pizzeria da Michele, Via Sersale, 1/3
50 Kalò di Ciro Salvo
Una pizza gourmet che mescola tradizione e innovazione: la scelta di Ciro Salvo è stata, qualche anno fa, proprio quella di dar lustro ad un piatto dato ormai per scontato da molti/troppi rivitalizzandolo. Il risultato, per me, è una pizza qualitativamente ineccepibile che costa forse leggermente di più rispetto ad altri posti in città ma che valorizza gli ingredienti e le materie prime. La pizza da assaggiare? Per me è l’Alleanza che davvero dimostra come mettendo insieme ingredienti diversi si possono rivitalizzare sapori e gusti della tradizione: è una pizza bianca con fior di latte di Agerola, lardo di colonnata IGP, cipolla ramata di Montoro, scaglie di conciato romano e olio extravergine d’oliva biologico. Serve altro? Aperta tutti i giorni.
50 Kalò di Ciro Salvo, Piazza Sannazzaro 201/B
Per una guida completa e aggiornatissima su tutte le pizzerie di Napoli vi rimando all’esperto Luciano Pignataro e alla sua guida che trovate qui: buona lettura.