Islanda: cosa mangiare di tipico tra baccalà, squalo e torte

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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Islanda: cosa mangiare di tipico?

Cibo in Islanda: so che non è una delle prime cose che viene in mente quando si parla di Islanda ma in realtà scoprirai, leggendo questo articolo, che il cibo in Islanda è davvero ottimo!

L’Islanda, complice dei paesaggi unici e la relativa vicinanza con l’Italia e con il resto dell’Europa, è da qualche anno ormai una delle mete predilette di chi ama fare vacanze in mezzo alla natura e on the road. Se le informazioni su come muoversi e cosa fare sono reperibili su siti specializzati in queste cose, qui voglio focalizzarmi su uno degli argomenti più importanti del viaggio, il cibo, indicandovi cosa mangiare in Islanda per poter dire di aver effettivamente vissuto un’esperienza unica. Premesso che qualcuno troverà il cibo ripetitivo e sempre uguale, vi consiglio di provare anche quello che non conoscete per scoprire sapori e profumi che sanno sorprendere. Tra baccalà, torte di vario tipo, tanti latticini e pesce c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta e se anche avrete la voglia di correre dentro la prima Laguna Blu o piscina calda che troverete sul vostro percorso vi consiglio di fermarvi e assaggiare per conoscere l’Islanda un pochino meglio.

Il baccalà

Se state pensando che il baccalà sia solo di provenienza norvegese vi sbagliate: in Islanda si produce un quantitativo enorme di baccalà per l’esportazione che in Italia arriva soprattutto al Centro e al Sud. Particolarità unica: il baccalà non è un pesce che in Islanda si consuma abitualmente proprio perché la produzione è destinata quasi tutta all’esportazione ma quando lo si consuma i modi più gettonati per cucinarlo sono al forno con (tanto) burro o disidratato e mangiato come snack insieme all’hardfiskur, l’eglefino essiccato. L’esperienza migliore? Mangiare il baccalà ancora salato appena uscito dalla linea di produzione e pronto per essere spedito!

lavorazione baccalà

baccala islandese

baccala

baccala secco

L’hákarl

Gordon Ramsay l’ha definito uno dei cibi più disgustosi in assoluto, la sottoscritta l’ha assaggiato e cotanto disgusto non l’ha avvertito. Detto ciò quello che viene chiamato hákarl non è altro che squalo putrefatto che, dopo essere stato lasciato marcire per settimane (dalle 6 alle 12) in casse di legno sotto terra, ha perso tutto il suo veleno rilasciando ammoniaca. L’odore spiazza, il sapore si fa piacere.

squalo

squalo assaggio

Lo skyr

Se amate lo yogurt amerete lo skyr che, nonostante tutto, non è uno yogurt vero e proprio ma nasce come formaggio cremoso. Oggi lo si trova in commercio in versioni che di tradizionale non hanno nulla ma sono state create per il largo consumo. Facendo attenzione ai produttori si può trovare ancora l’originale che, per assumere il tradizionale sapore e la consistenza, va mescolato con panna. Si serve con frutti di bosco oppure miele e stando alla tradizione sostituirebbe anche una cena intera per via dei suoi valori nutritivi.

skyr

La zuppa di aragosta

Se Bjork l’ha definita il piatto islandese per eccellenza, io vi dico solo che mangiata da sola o con il rúgbraud (il pane di segale cotto a vapore o sotto la terra in prossimità di fonti naturali di calore) è divina! Leggermente salata e con un sapore intenso di aragosta, è la giusta ricompensa dopo una giornata in giro, che sia inverno o sia estate poco conta.

zuppa aragoste

La meringa

Per affrontare il freddo invernale una bella torta meringata con tanta tanta panna dentro vi consolerà e vi farà immediatamente pensare di trasferirvi in Islanda. La si accompagna con il caffè e, ve lo dico, una fetta non basta!

meringa

Hjónabandssaela o Happy Marriage Cake

Una frolla molto molto burrosa con marmellata di rabarbaro da consumare a tutte le ore del giorno. La particolarità? Questa torta veniva preparata dalle mogli per dimostrare ai mariti di essere delle brave donne di casa. La ricetta a breve su queste pagine.

Hjónabandssaela

Astarpungar o Love Balls

Le palle dell’amore non sono altro che pasta fritta con dentro uvetta e cardamomo. Ottime servite con il gelato!

Astarpungar

L’Hot Dog

Paesi Scandinavi = cane caldo. Non c’è associazione più semplice ed efficace ed è proprio così: l’hot dog in Islanda è buono, ricco e anche economico. Prendetelo con tutto il possibile (eina meõ öllu): ketchup, remoulade, cipolle fritte e crude e mostarda e sentirete che bontà!

hot dog

hot dog islanda

Agnello

Nonostante io non ami molto l’agnello, quello islandese è riuscito a colpirmi: una carne delicatissima e morbidissima resa tale dai pascoli all’aperto e da un’aria che, neanche sto a dirvelo, non può che essere di beneficio agli animali che la respirano. Provate il kjotsúpa, zuppa di carne di agnello con verdure.

agnello

Brennivin

La grappa islandese è ottenuta dalla fermentazione delle patate e viene aromatizzata con semi di cumino. Particolarmente forte, è l’alcolico meno costoso in Islanda ma anche il più pericoloso perché va giù che è una bellezza.

brennivin

Lo sai che…

1. In Islanda sono talmente abituati a sostenersi che coltivano tantissimi prodotti che associamo invece ai Paesi del Mediterraneo? Per esempio i pomodori che vengono prodotti, insieme a tanti altri ortaggi e verdure, nelle Greenhouses a pochi km dalle cascate di Gullffoss. Ecco perché, gira che ti rigira, alla fine si mangia parecchia verdura!
2. Come in tutti i Paesi del Nord l’alcol costa molto ed iniziano a trovarsi anche in Islanda birrerie artigianali, che vivono un boom come tutti i prodotti alcolici dopo essere stati banditi per anni (il divieto di bere alcol è caduto nel 1989!).
3. L’Islanda è terra vulcanica e ovunque si trovano residui vulcanici che permettono anche alle popolazioni locali di usare le fonti naturali per la cottura e per la conservazione dei cibi.
4. Il prezzo del baccalà, come per tutti i cibi, varia al variare della sua qualità ma anche in base ai metodi di pesca, lavorazione e conservazione. Inoltre il baccalà surgelato è spesso quello di peggior qualità che viene peraltro sottoposto a trattamenti per far in modo che il volume aumenti e il peso anche. Maggiori informazioni su come riconoscere il baccalà islandese e come scegliere il migliore le trovate qui.

islanda vulcanica

Quanto si spende per mangiare in Islanda?

Esattamente come per la Norvegia, in Islanda si spende per mangiare ma non è detto che si debba finire al supermercato a comprare il pane e il salame e neanche che ci si debba portare le scorte dall’Italia! Basta essere lungimiranti e di bocca buona: se una locanda non vi ispira perché non è turistica probabilmente è il posto migliore dove mangiare, se in hotel la colazione è abbondante nessuno vi dirà niente se vi portate via un panino, in autogrill i panini non sono costosi e se siete fuori dai centri turistici con 7 euro riuscirete tranquillamente a mangiare un panino e a bere.

[Foto di Giuseppe Milo]

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