Le grotte di ghiaccio in Islanda

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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Veruska è una Consulente nella SEO Multilingue e nella Localizzazione. Iscritta all'ODG, è una sommelier certificata ed una giornalista di viaggi enogastronomici, premiata tra le altre cose come World Best Food Travel Journalist. È anche una grande appassionata di attività all'aperto. Veruska è co-proprietaria di diversi siti che offrono servizi a un pubblico globale.
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Grotte di ghiaccio in Islanda: il sogno che diventa realtà. Ma solo rispettando le regole di cui ti parlo di seguito (e possibilmente essendo esperti)!

Visitare le grotte di ghiaccio in Islanda è un’esperienza unica perché permette di vivere al massimo il Paese, comprenderne la struttura geologica e soprattutto capire anche cosa sta succedendo al nostro Pianeta. Senza dimenticare che si tratta di un’immersione completa nella natura, che riconcilia e sicuramente fa (ri)scoprire il piacere del silenzio. Per te qualche informazione per pianificare la tua visita alle grotte di ghiaccio in Islanda e, alla fine, la mia esperienza con Glacier Adventures in un tour davvero incredibile ed estremo (con tanto di video)

Come si formano le ice caves?

Le grotte ghiacciate si formano solo in inverno, quando l’acqua che scende dai ghiacciai in estate, dovuta allo scioglimento della neve, si solidifica per bene. Ogni anno si formano grotte diverse che possono essere più o meno spettacolari, più o meno accessibili e soprattutto più o meno sicure. Una grotta può scomparire da un momento all’altro ed è per questo motivo che all’inizio di ogni inverno vengono predisposti dei veri e propri sopralluoghi per verificare se le grotte dell’anno precedente esistono ancora, se sono visitabili e quindi sicure oppure se sono scomparse, sostituite da altre che vanno allo stesso modo testate per comprenderne la sicurezza.

Dove si trovano le grotte di ghiaccio in Islanda?

Le ice caves si formano lungo il fronte del ghiacciaio del Vatnajokull, che si estende per km e km in Islanda. Ne esistono tante ma molte di queste non possono essere raggiunte neanche dagli esperti perché troppo instabili.

Perché le si chiama Grotte Blu?

Il nome è dovuto al colore del ghiaccio che, quando si cristallizza, a contatto con la luce solare assume dei caratteristici colori che vanno dal celeste al blu intenso. Il gioco di colori è talmente spettacolare e peculiare che rende le cave di ghiaccio in Islanda un luogo amato dai fotografi.

Quando visitare le grotte ghiacciate?

L’inverno è l’unica stagione per visitare le ice caves in Islanda: le visite vengono interrotte intorno a marzo ma, se la stagione è particolarmente calda, possono essere interrotte anche prima. In primavera, estate ed autunno si può partecipare ad escursioni su un ghiacciaio ma non ci si può calare nelle grotte.

grotte islanda

Posso visitare le grotte di ghiaccio autonomamente o ho sempre bisogno di una guida?

Nonostante non ci sia alcuna regolamentazione che vieti di visitare le ice caves in maniera autonoma, avere il supporto di una guida certificata e conoscitrice del luogo e dei suoi dintorni è fondamentale. La neve e il ghiaccio sono elementi naturali affascinanti ma allo stesso tempo possono riservare brutte sorprese se non si fa attenzione e visitare il ventre di un ghiacciaio per conto proprio, e magari senza l’attrezzatura corretta, può portare a spiacevoli situazioni.
Tieni inoltre conto che esistono diversi tour operator con i quali visitare le grotte di ghiaccio e che propongono escursioni di lunghezza variabile, in relazione allo scopo della visita; in base al tour scelto, cambiano le grotte che si visitano passando dalle più accessibili a quelle meno accessibili (leggi sotto la mia esperienza estrema!). In ogni caso, le guide autorizzate ti forniranno elmetti ed eventualmente picconi, corde e attrezzatura specifica se come me farai parte di un tour estremo. Ricordati anche che partecipare ad un tour ufficiale è anche un modo per ricompensare chi, tutti gli anni, si mette a disposizione per scoprire le nuove grotte e renderle accessibili: si può fare tutto da soli, a proprio rischio e pericolo, ma con una guida è tutto più bello!

Come ci si veste per visitare le Ice caves?

Siccome stiamo parlando di un’esperienza da vivere in pieno inverno, è bene essere bem coperti per affrontare l’avventura. In linea di massima avrai bisogno di:

  • Scarpe impermeabili da neve
  • Pantaloni impermeabili
  • Giacca impermeabile comoda
  • Felpa in pile
  • Maglia termica
  • Guanti, scaldacollo e cappello
  • Occhiali da sole

Siccome però esistono diversi tour operator che permettono di visitare le grotte, e ognuno di loro è specializzato in tour più o meno lunghi e pesanti, ti consiglio di consultare il tour operator che hai scelto per farti consigliare da loro: nel caso del mio tour, di cui ti racconto di seguito, la durata totale è stata di 8 ore e prevedeva anche scalate e un hiking di 2 ore all’andata e 2 al ritorno per cui io ho indossato tutto quello che ti consiglio ma siccome la giornata è stata particolarmente calda, salendo mi sono letteralmente tolta di dosso i vestiti più pesanti.

Chi può visitare le grotte di ghiaccio in Islanda?

In linea di massima tutti ma le sconsiglierei (e quasi in tutti i casi non è comunque permesso l’accesso) a:

  • bambini fino a 14 anni
  • persone senza esperienza in montagna
  • anziani

Ai quali invece consiglierei una di queste altre avventure, molto più alla portata di tutti e semplici.

ice caves

La mia esperienza con Glacier Adventure

Il mio Blue Ice Cave Adventure Tour con Glacier Adventure fa parte dei tour più estremi e difficili. La durata stimata va infatti dalle 5 alle 7 ore ma in media si impiegano 8 ore per fare tutto: si tratta di una combinazione di hiking, climbing e visita alle grotte in gruppi composti da massimo 8 persone, tutte con focus specifico sulla fotografia (ovvero fotografi!).
il punto di partenza è l’hotel e ristorante Hali dove bisogna trovarsi almeno 15 minuti prima della partenza del tour, previsto 2 volte al giorno tutta la settimana (salvo problemi con il meteo, che possono portare a cancellazioni improvvise con rimborso della cifra pagata).
Prima della scalata, si trascorrono circa 30 minuti su un fuoristrada per raggiungere la base del ghiacciaio su cui si salirà, seguiti da una spiegazione dettagliata dell’attrezzatura che si userà e delle regole di sicurezza.
I 3 km di hiking e climbing possono essere abbastanza faticosi perché si cammina e si sale sul ghiaccio, equipaggiati con elmetti, ramponi, corde e altra attrezzatura e, fondamentale, il gruppo deve essere coeso e andare di pari passo perché si cammina in fila indiana seguendo il percorso tracciato dalla guida; se anche solo una persona non ce la fa, tutto il gruppo si ferma e se una persona è costretta a tornare indietro, torna indietro tutto il gruppo. E’ per questo che si tratta di un tour per esperti, proprio per evitare problemi legati all’inesperienza dei partecipanti.
Una volta arrivati sulla sommità, si visita una grotta di ghiaccio ma, se il tempo lo permette e le condizioni sono ottimali, se ne può visitare anche una seconda. Noi abbiamo avuto modo di visitare sia la Lightroom Cave che la Treasure Iceland Cave e siccome il tempo era bellissimo (febbraio 2018) siamo potuti rimanere per parecchio tempo a goderci anche i dintorni.
Attenzione, indicazione fondamentale: nessun accesso è garantito, neanche una volta arrivati in cima, se le guide considerano le grotte poco sicure. Tieni conto che l’instabilità può verificarsi in ogni momento e la stabilità di una grotta può cambiare da una notte all’altra, senza preavviso. Dunque, se dovesse capitare questo l’unica cosa è prenderla con filosofia e godersi il paesaggio.
Una volta dentro le grotte, bisogna seguire sempre le indicazioni delle guide che spiegano dove si può sostare, dove fare attenzione e dove evitare di mettere i piedi. Poiché si tratta di un tour fotografico, i tuoi compagni di viaggio saranno tutti equipaggiati di strumentazione e quindi lo scopo di ogni partecipante sarà sempre quello di non intralciare le attività degli altri: i droni non sono ammessi anche perché in Islanda per pilotare un drone è necessario un permesso speciale.
Essere cauti e seguire le guide è fondamentale per evitare incidenti di percorso: se ti dicono che non ci si ferma per fare foto, vuol dire che c’è un motivo per cui non ci si può fermare e insistere non cambierà le cose.

Proprio per via della preziosa esperienza e del fatto che i gruppi sono piccoli, senza contare che si tratta di un tour molto lungo e abbastanza faticoso, il costo non è basso: 34000 ISK per persona nel 2018 (275 euro). Super consigliato per chi ama la fotografia, la natura ma anche le sfide. Maggiori informazioni e prenotazioni cliccando QUI. Ti consiglio di prenotare con molto anticipo perché il tour, essendo limitato, è quasi sempre pieno.

Il consiglio in più: al ritorno dal tour (questo o uno dei tanti che i ragazzi di Glacier Adventure organizzano) ti consiglio di fermarti a cena presso l’Hali Restaurant dove potrai assaggiare dell’ottimo agnello allevato proprio in fattoria e una torta di cioccolato davvero fantastica.

glacier adventure

 

hali agnello

 

[Tutte le foto di questo post sono state scattate da Giuseppe per conto di Glacier Adventure, nostro partner in questa avventura islandese. Nota di servizio: le informazioni sono aggiornate a febbraio 2018 quindi, se decidi di partecipare al nostro stesso tour ti consiglio di informarti per bene con l’organizzatore per capire se è fattibile e se tu sei nella condizione di poterlo fare]

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