Dieta senza sale per sgonfiarsi, eliminare la cellulite e stare bene

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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Veruska è una Consulente nella SEO Multilingue e nella Localizzazione. Iscritta all'ODG, è una sommelier certificata ed una giornalista di viaggi enogastronomici, premiata tra le altre cose come World Best Food Travel Journalist. È anche una grande appassionata di attività all'aperto. Veruska è co-proprietaria di diversi siti che offrono servizi a un pubblico globale.
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Io è tantissimo che mangio senza sale o comunque con pochissimo sale: all’inizio è stata una scelta radicale nel senso che ho tagliato qualsiasi condimento avesse del sale mentre piano piano ho imparato a ridurre sensibilmente le dosi e a scegliere, quando possibile, alimenti senza sale e senza sodio e, quando mangio fuori, a chiedere che non sia aggiunto sale a quello che ordino. La domanda è: si può vivere mangiando senza sale?

La risposta è: e, passata la fase iniziale in cui tutto sembra non avere senso, si diventa dei veri esperti nel riconoscere il sapore autentico di quel che si mangia.

Se scegliete di mangiare senza sale dovete fare attenzione pressoché a tutto perché anche quando diciamo “no, non aggiunga sale al mio” in realtà ci dimentichiamo che per esempio formaggi, salumi, carni e alimenti “pronti” contengono del sale che non può essere eliminato.

Per questo è bene scegliere pane senza sale, il pane sciocco toscano per esempio, oppure farselo a casa propria dal momento che il pane “classico” contiene parecchio sale, per non parlare di grissini, crackers e similari.

Allo stesso modo è bene sempre preferire i cibi freschi a quelli confezionati ma questo, anche se sembra scontato, non lo è affatto: il tonno in scatola, per esempio, contiene sale e così tanti altri alimenti per cui sarebbe cosa buona e giusta imparare a leggere le etichette degli alimenti per capire quanto sodio è contenuto in ciò che si mangia.

Sembra una banalità ma l’acqua a basso contenuto di sodio è utile ma la cosa fondamentale è abituarsi ad insaporire tutto ciò che si cucina con le spezie e con gli aromi: io faccio larghissimo uso di prezzemolo, salvia, pepe, basilico, senape, menta, zafferano, rosmarino, origano, cannella, noce moscata e li unisco sempre all’aceto e al limone per dare un gusto giusto a quello che cucino.

Superata la primissima fase, ti assicuro che imparerai ad apprezzare la vita sale-free e inizierai a guardare il cibo in maniera diversa andando alla scoperta del suo sapore reale e delle sue “origini”; questo perché un piatto salato o saporito non consente alle nostre papille gustative di capire davvero se le materie utilizzate sono buone, fresche e genuine.

Lo svantaggio è che se si mangia fuori o a casa di amici e parenti tutti i cibi saranno saporiti anche se per gli altri non avranno chissà che sapore.

Se proprio non riesci a farlo, scegli del sale iposodico in cui il cloruro di sodio viene sostituito dal potassio, del sale iodato o del sale integrale.

In alcuni momenti per mangiare senza sale è necessario del training autogeno non indifferente ma io, che ormai lo faccio da anni, posso garantirti che oltre al fattore medico la vita sale-free porta davvero ad avere meno cellulite e meno gonfiore.

Postillina: a livello personale ti consiglio di non scegliere di mangiare senza sale SOLO per dimagrire ma di farlo con reale cognizione e di ricordare che, secondo la ricerca, i popoli che utilizzano il sale sviluppano più facilmente ictus, infarti, insufficienza cardiaca, aneurisma, asma, gastrite, cancro allo stomaco, calcoli, perdita di calcio e osteoporosi.

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