Costolette d’abbacchio fritte, la ricetta romana originale

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
Veruska
Informazioni sull'autore
Veruska Anconitano
Veruska è una Consulente nella SEO Multilingue e nella Localizzazione. Iscritta all'ODG, è una sommelier certificata ed una giornalista di viaggi enogastronomici, premiata tra le altre cose come World Best Food Travel Journalist. È anche una grande appassionata di attività all'aperto. Veruska è co-proprietaria di diversi siti che offrono servizi a un pubblico globale.
Website Linkedin Twitter

Le costolette d’abbacchio fritte sono una delle tante varianti dell’abbacchio che si preparano a Roma e sono davvero semplici e ottime, da friggere e servire calde accompagnandole con dell’insalata di stagione.

La ricetta è davvero semplicissima ma assicurati di avere a disposizione delle costolette d’abbacchio saporite e morbide così il fritto non si assorbirà e la panura resterà croccante.

Costolette d’abbacchio fritte: ingredienti per 4 persone

8 costolette d’abbacchio
2 tuorli
1 limone
pangrattato
5 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
pepe

Costolette d’abbacchio fritte: ricetta

  1. Prendere le costolette, lavarle, asciugarle e batterle per appiattirle usando un batticarne o, ancora meglio, un coltello grande e pesante.
  2. Sbattere i tuorli con un pizzico di sale e pepe quindi passare le costolette prima nell’uovo poi nel pangrattato e di nuovo nell’uovo.
  3. Scaldare 5 cucchiai di olio extravergine di oliva in una padella grande e antiaderente e friggere le costolette girandole massimo due volte durante la cottura e fino a quando sulla superficie non si sarà formata una crosticina dorata.
  4. Servire le costolette calde con una spruzzata di limone e del limone a spicchi come accompagnamento.

Tempo di preparazione: 15 minuti

costolette abbacchio fritte

Risultato: La crosticina della frittura è semplicemente deliziosa vista la doppia panatura e il limone esalta tutti i sapori.

Postillina: la particolarità della versione romana di questo piatto è la doppia panatura. Anche in Toscana e Romagna si preparano le costolette panate ma in maniera classica ovvero con la panatura singola e devono essere di agnello. A Roma si ripassa la carne due volte nell’uovo per farla dorare meglio.

Postillina 2: di solito le costolette fresche si trovano in primavera, nel periodo di Pasqua soprattutto, quando l’agnello di massimo 25 settimane viene macellato e diventa così abbacchio. Se siete a Roma e ve le servono in un altro periodo dell’anno o si tratta di un prodotto surgelato (e la cosa non è mai così malvagia!) o non è abbacchio ma vene potete accorgere dalla consistenza più rugosa e dura della carne.

Se ti piace...
Social

Ultimi Articoli

Vuoi ricevere una notifica quando pubblichiamo un nuovo articolo?