
Cosa mangiare a Barcellona: i piatti tipici catalani
Mi preparo alla partenza e oltre a cercare di capire cosa fare sto anche apprendendo di più su cosa mangiare, cosa imparare a cucinare (;)) e cosa assaggiare una volta a Barcellona. La conosco bene la città, conosco bene lo spettacolare modo di mangiare tipico così come conosco bene bene la Spagna ma voglio arrivare ancora più preparata. Quindi questo post è per voi che leggete ma anche per me, per mettere nero su bianco tutto quello che mi interessa ricordare per bene specie se si parla di cosa mangiare (e bere) a Barcellona.
Se dici Spagna dici tapas e questo è vero praticamente per tutte le zone del Paese fatta eccezione proprio per Barcellona dove le tapas si mangiano, eccome, ma non sono il pezzo forte della cucina; la cucina catalana glie da na pista alla cucina del resto della Spagna, è una cucina che risente moltissimo degli influssi mediterranei e mette insieme prodotti diversi per cercare di armonizzarli al meglio.
La cucina a Barcellona riflette lo spirito libero e svincolato dell’intera Catalunia ed è, vi assicuro, uno dei motivi per cui vale la pena passare del tempo in città: pensate solo che sono ormai parecchi anni che Barcellona ospita rassegne internazionali dedicate al cibo, annovera chef stellati e rinomatissimi (il gusto è gusto ma che sono bravi c’è poco da dire e parlo di gente come Santi Santamaría, Sergi Arola o il più famoso Ferràn Adrià) e racconta sè stessa e la sua diversità proprio grazie al buon cibo.
Ovviamente è il pesce che spadroneggia quindi oltre alla paella (che però non è di Barcellona, è solo di importazione!) si trovano vari tipi di arroz, riso, e soprattutto arroz a banda e arròz negre, varianti più risottate della paella classica; ovviamente la particolarità sta anche nel mischiare e nei menù tipici catalani troviamo la fideus a la cassola (spaghetti con maiale!), la botifarra amb mongets (salsiccia nera e fagioli), il pollastre amb samfaina (pollo arrosto e verdure) e la famosa (e ottima direi anche se non si direbbe!) llagosta i pollastre ovvero aragosta con pollo!
Non mancano jamon serrano, chorizo, butifarra, salame di Vic e la sopa de fredolics, la zuppa di lumache di chiara derivazione francese, da accompagnare alle tapas pià famose, il pa amb tomaquet (pane, olio e pomodoro!); non è periodo ma d’inverno si mangiano anche i calçots, delle cipolle alla brace accompagnate da una salsa alla nocciola, menta e peperone.
Ruolo importantissimo giocano le salse e in special modo l’allioli (aglio e olio), il romesco (mandorle, pomodori, aglio, aceto e olio), il sofregit (cipolla fritta, pomodori, aglio) e la samfaina (melanzane e peperoncino).
Lo so che state aspettando il capitolo dolci e vi accontento subito: a Barcellona e in Catalunia i dolci sono ricchi e dolci seriamente. Io adoro gli xuixo, simili alle nostre zeppole ma ancora più dolci, e anche il mel i mató, una crema con miele in superficie servita calda. Ovviamente tra gli altri dolci tipici troviamo la crema catalana e il Coca de Sant Joan un dolce ricoperto di frutta candita e pinoli.
Se vi state chiedendo come si pasteggia vi accontento: i vini tipici sono i rossi dell’Ampurd-n, i bianchi fruttati del Pend-s e i rossi della zona del Priorato (non sono un’intenditrice di vini, per nulla!) oltre alla classica cerveza, la birra (Estrella Damm o Moritz).
Ultima cosina: a Barcellona ci sono vere e proprie fabbriche di caramelle in pieno centro (Papabubble, Florentine, Happy Pills, Fargas sono i più noti/conosciuti) dove si può vedere il processo di preparazione di caramelle e dolci di tutti i tipi: io ci vado, sia mai che mi perdo una roba del genere! 😀
In poche parole per provare la tanto decantata cucina di mar y montana di Barcellona sono pronta a mettermi seriamente in discussione: tornerò rotolando ma felice! 😀