Mangiare e bere in Alta Badia tra ristoranti, rifugi e masi

Autore: Veruska Anconitano, Award-Winning Food Travel Journalist, Sommelier & Outdoor LoverInformazioni autore
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Veruska Anconitano
Veruska è una Consulente nella SEO Multilingue e nella Localizzazione. Iscritta all'ODG, è una sommelier certificata ed una giornalista di viaggi enogastronomici, premiata tra le altre cose come World Best Food Travel Journalist. È anche una grande appassionata di attività all'aperto. Veruska è co-proprietaria di diversi siti che offrono servizi a un pubblico globale.
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Se pensi alla montagna in estate ti vengono in mente abbigliamento e scarpe scomode e assolutamente non fashion, erba e rocce ovunque che se sei allergico potresti morire subito e cibo così pesante da far ballare la samba ai tuoi trigliceridi? Ecco, io ho sempre pensato questo della montagna in estate poi è arrivata l’Alta Badia che mi ha conquistata con le sue attività e la sua cucina.

Nonostante io non sia propriamente la regina del fitness camminare tra le montagne (in estate potete usare il Mountain Pass e muovervi dappertutto usando funivie e seggiovie, mettendo a dura prova la vostra paura delle altezze oppure sottoscrivere la tessera Dolomiti Supersummer per girare liberamente tra i 100 impianti della zona) e prendere un’e-bike (mica credete davvero che una come me possa andarsene a passeggio in mountain bike vero?) è stato rivelatore del mio amore per la montagna e terminare il tutto con pranzi e cene luculliane non ha fatto che amplificare la visione positiva di questo tipo di vacanza.

foto ebike

Quindi, ad uso e consumo di chi cerca un posto dove rilassarsi senza invecchiare precocemente, dove mangiare bene e smaltire al più presto, dove ritrovarsi con le spalle bruciate dal sole senza aver deciso di prenderlo il sole, dove sorridere di gusto ecco una piccola guida su cosa mangiare e dove mangiare in Alta Badia. Roba sostanziosa, tra trattorie e stellati perché voi lo sapete che in questa zona la concentrazione di chef premiati è altissima? Così come quella di trattorie e masi, gioie per il palato di chi come me ama mangiare bene!

Cosa mangiare in Alta Badia

Calcolando che siamo in montagna, alta montagna, e che c’è bisogno di rigenerarsi e riprendersi dalle fatiche delle camminate e delle sciate, la cucina dell’Alta Badia è fatta di prodotti locali, sapori genuini e dedicati a chi ama la tradizione, anche se rivisitata. Pesce e carne convivono nella cucina ladina accompagnati da maiale e fritti; immancabile lo strudel da accompagnare a dell’ottima grappa locale. Da provare la zuppa d’orzo accompagnata dalle turtres, frittelle salata farcite con ricotta, spinaci o crauti, e dai cajincì arestis, delle frittelle di patate con ripieno di spinaci. Se lo stinco di maiale è uno dei piatti più conosciuti dell’Alto Adige, le costine vi sapranno stupire specie se li accompagnate con gulasch, polenta e crauti. Innaffiate tutto con chilate di puccia, il pane tipico con semi di finocchio e farina di segale, con della buona grappa e del buon vino come dimostrano le foto dei piatti che ho assaggiato al Maso Runch di cui vi racconto tutto di seguito.

zuppa orzo

turtres

cajincì

costolette maiale

stinco maiale

strudel

Dove mangiare in Alta Badia

Difficile selezionare posti dove mangiare in zona visto che la concentrazione di locali è altissima. Qui una personalissima selezione, se scoprite altri posti o già ne conoscete scrivete nei commenti!

Ristorante La Stüa de Michil, Str. Col Alt 105. Corvara: un ristorante da una stella Michelin che presta attenzione alla tradizione. Ambiente classico e tradizionale, cucina che combina elementi della tradizione con elementi innovatori (e.g. La pancetta di maialino croccante con il suo ristretto, anguilla, finocchio alla birra, crema al rafano).

Luis Trenker – Rollerstube / Romantik Hotel Cappella, Str. Pecei 17, Colfosco: pranzo e cena nel ristorante di questo hotel che propone una selezione di piatti ladini da abbinare al vino. Organizza serate ed eventi a tema.

St. Hubertus, Str. Micura de Rü 20, San Cassiano: famosissimo ovunque grazie anche alle 2 stelle Michelin, è dedicato a chi vuole un’esperienza culinaria impeccabile. 11 tavoli, una selezione di piatti accuratamente selezionati e preparati dallo chef Norbert Niederkofler che rivisitano ingredienti locali per dare loro nuovo lustro.

Rifugio Moritzino, Piz La villa 154, Badia: un’istituzione in zona, un rifugio sul Piz La Illa dove mangiare bene e tanto. Taglieri di salumi e anche pesce fresco accompagnati da ottimi vini. Di sera diventa club per le serate ad altissima quota.

– Jimmy’s Ütia: ancora un rifugio, particolarmente amato da chi vuole mangiare bene dopo una passeggiata o una sciata al confine tra Alta Badia e Val Gardena. La chicca da provare sono le costolette di cervo servite con la polenta ma lasciate spazio per la grappa di genziana che vi permetterà di tornare in pista immediatamente!

Piz Arlara, Loc. Pré Ciablun, Corvara: location eccezionale per questo rifugio che partecipa sia a Sciare con Gusto in inverno che a In vetta con gusto in estate, due manifestazioni che permettono di uscire a fare una passeggiata o sciare tra le Dolomiti e quando decidi di mangiare puoi fermarti in uno dei rifugi aderenti e provare uno dei piatti creati dai migliori chef in circolazione che paghi cifre abbordabili. Io al Piz Arlara ho provato gli gnocchi di patate su fonduta di Graukäse, puccia e insalata di trota al rafano creati da Matteo Metullio.

chef Metullio a Piz Arlara

Chef Metullio a Piz Arlara

Gnocchi patate

Gli gnocchi di patate dello chef Matteo Metullio per Piz Arlara

Assaggio gnocchi

Che faccio, assaggio? 🙂

Rifugio Las Vegas, Strada Piz Sorega, 15, San Cassiano: la location, la struttura e il proprietario sono gli elementi di forza di questo rifugio che con le sue Colazioni in Vetta è tra i più richiesti da chi vuole vivere un’esperienza davvero unica, sia in estate che in inverno.

las vegas cassiano

Maso Runch, Località Runch, 11, Badia: istituzione per chi ama la montagna e i suoi sapori. Qui si viene per gustare un’autentica cena ladina con nessuna possibilità di scegliere dal menù ma possibilità di scegliere il vino. 6 portate a base di piatti tipici ladini serviti e cucinati dalla famiglia da generazioni. Prezzo fisso 29 euro (nel 2015) per mangiare zuppa d’orzo, turtres e cajinci arestis, ravioli di spinaci e ricotta con parmigiano e burro fuso, stinco e costole di maiale con polenta e crauti, polenta o canederli con gulasch, strudel di mele o furtais di mele con gelato.

maso runch

Dormire in Alta Badia

Io ho soggiornato all’Hotel Antines, a La Villa. Camere di legno, una spa ma soprattutto la possibilità di raggiungere sia l’ovovia che gli impianti di risalita in un attimo. La colazione aiuta ad affrontare la giornata al meglio e il fatto che l’hotel adotti una “No Noise Policy” lo rende adatto a chi vuole rilassarsi, in estate e in inverno. In zona ci sono tantissime strutture di diverso tipo e per tutte le esigenze ma vi consiglio, sia che dobbiate camminare che sciare, una struttura vicina agli impianti di risalita: immaginate quanta fatica in meno la mattina e la sera!

colazione

Baita Rumestluns

Baita Rumestluns

Quando andare in Alta Badia

Sempre, vale come risposta? In estate la montagna è bella e ricca di cose da fare, anche avventure che mai avreste pensato di poter vivere tra cui la Marëna da Santù, esperienza indimenticabile di cui ho scritto qui. In inverno la montagna non è adatta solo per chi scia… ma questa è un’altra storia, fatemi rispolverare l’attrezzatura e ne riparliamo!

dolomiti

Note a margine per gli amanti del cibo come la sottoscritta (ironia compresa)

1. Portatevi pantaloni larghi, non sto scherzando. Se mangiate e poi iniziate a camminare o fare attività sportive avete bisogno di qualcosa di comodo. Va bene anche una pancera, per dire.
2. Sto iniziando a programmare la sperimentazione di tutte le ricette assaggiate. Vi saprò dire molto presto.
3. Non dite mai no ad una grappa o un digestivo. In Alta Badia si tratta di cose serie, se non assaggiate siete dei looser.
4. Se siete vegetariani restate a casa. Se siete vegani pure. Non assaggiare lo stinco o la zuppa è peccato mortale, da punire con la morte!

[Tutte le foto, salvo dove specificato, sono di Giuseppe Milo che potete seguire (e volendo anche contattare se vi piace) sulla sua pagina Flickr o sul suo sito. La sottoscritta si limita agli assaggi e alle parole, tante, che fanno sempre bene all’anima!].

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