Le coppiette romane, la ricetta e la preparazione
Ragioniamo per assurdo: siete a Roma, o in provincia, e oltre a farvi il giro classico dei ristoranti più o meno famosi alla ricerca della perfetta cucina romana non vi fate un giro ai Castelli per trovare prodotti davvero tipici e caratteristici? Ecco, se non lo fate siete degli asini perché vi perdete così tante delizie da rimanere stecchiti e vi perdete una delle delizie della zona, le coppiette.
Che sono sostanzialmente strisce di carne stagionata ed essiccata e condita con spezie, sale e tanto peperoncino da mangiare come antipasto insieme ad un bel bicchiere di vino rosso della casa: alle origini le coppiette erano preparate solo con carne di cavallo poi piano piano si è aggiunta la carne di bovino e oggi anche la carne di maiale. Diciamo che oggi si contendono il mercato le coppiette d cavallo, scurissime e saporitissime, e quelle di maiale, piu’ rosse e con un sapore meno peculiare oltre che dalla consistenza più morbida.
Pure se sono associate ai Castelli, in realtà le coppiette si dice siano nate nella zona di Guarcino e Vico nel Lazio, nel frusinate, e poi esportate ovunque nel Lazio come stuzzichino da servire a chi andava in osteria: in pratica si dava loro da mangiare questa carne povera per aumentare la voglia di bere e dunque la vendita dei quartini di vino rosso pro capite.
La preparazione è lunga e non è facile farsele a casa (io mai preparate, per dire, e manco ho intenzione di prepararle!) per cui si trovano in alcune macellerie e, pur essendo prodotte industrialmente, seguono di solito dei processi molto casalinghi e tracciabili.
Una volta tagliata la carne a strisce viene condita e sistemata dentro dei forni a temperatura molto alta in modo da far rilasciare il grasso in eccesso; una volta fatto questo vengono infornate nuovamente a temperatura leggermente più bassa per almeno 1 ora quindi tolte dal forno, legate a due (da qui il nome coppiette che spesso per via del grasso si attaccano in fase di stagionatura) e messe a stagionare per una 60ina di giorni così che perdano tutto il liquido in eccesso e prendano sapore.
So che state pensando che si tratta di una roba improponibile ma credetemi: le coppiette sono supreme! Per essere buone devono essere belle dure perché se sono troppo morbide sono anche gommose e oltre ad essere difficili da mangiare non sono manco piacevoli. Il top è comprarle dal macellaio di fiducia oppure avere un allevatore di conoscenza che le prepara una tantum e le vende/regala ad amici, conoscenti e parenti.
Accompagnatele con una bella fetta di pane fatto in casa tagliato alto e con un bicchiere di vino, magari pure con qualche verdurina all’agro, e il mondo vi sorriderà! 🙂